Nato nel 1911 a Guardistallo (Pisa), studia letteratura all’Università di Firenze e diviene poi un critico artistico e letterario per diverse riviste dell’epoca. Nel 1937 va in Germania sotto copertura in collaborazione con la SIM. Nel 1940 inizia la sua attività di anti-fascista e inizia i primi tentativi di sabotare gli acquisti illeciti di opere d’arte da parte dei Nazisti. Durante questi anni incontra intellettuali e artisti del calibro di Giorgio Castelfranco, Antonio Berti e Giorgio De Chirico. Diviene prigioniero Nazista ma riesce a scappare e, grazie all’aiuto di Giovanni Poggi, riesce a unirsi all’Intelligence Partigiana e nel Luglio del 1944 inizia a collaborare con in Monuments Men a Roma. Dopo la guerra si attiva per i recuperi delle opere d’arte facendo parte di varie commissioni, italiane e tedesche. Muore nel 1983 senza aver realizzato il suo sogno di costruire un museo per queste opere trafugate e poi recuperate.
I suoi diari sono prezioni per ricostruire la sua attività e dagli anni ‘60 inizia a redigere anche un catalogo con le opere mancanti.
Nelle foto i maggiori recuperi resi possibili da Siviero.